Il bonus anziani: possono averlo anche figli e nipoti, grande aiuto che migliora il bilancio familiare

Esiste un bonus dedicato agli anziani introdotto in Italia per il biennio 2025-2026. Un sostegno fondamentale, ma non finisce qui.

Il Bonus Anziani chiamato Prestazione Universale, è un aiuto cruciale per la popolazione anziana più vulnerabile. Ma cosa succede nel caso in cui il beneficiario passi a miglior vita?

anziana sorridente riceve tazza da ragazza
Il bonus anziani: possono averlo anche figli e nipoti, grande aiuto che migliora il bilancio familiare – piante-e-arbusti.it

In questo caso le somme maturate e non riscosse non vengono perse, ma spettano agli eredi. Il beneficio è rivolto a persone di almeno 80 anni che si trovino in una condizione di bisogno assistenziale grave. Per accedere, è necessario avere un ISEE non superiore a 6.000 euro e godere già dell’indennità di accompagnamento. L’importo totale è composto da una quota fissa di 542,02 euro e da una quota integrativa, denominata “assegno di assistenza”, che può arrivare fino a un massimo di 850 euro mensili.

In caso di decesso del beneficiario, gli eredi hanno il diritto di richiedere il pagamento delle mensilità maturate, ma non ancora riscosse. Per ottenere la liquidazione, è necessario presentare apposita domanda all’ente erogatore, allegando la documentazione che dimostri l’effettiva spesa sostenuta per l’assistenza.

Bonus Anziani, cosa succede in caso di decesso del beneficiario

La documentazione da presentare da parte degli eredi può includere il pagamento di badanti o di specifici servizi di cura qualificati anche se non di natura sanitaria o infermieristica.

anziani sorridenti guardano fuori dalla finestra
Bonus Anziani, cosa succede in caso di decesso del beneficiario – piante-e-arbusti.it

In particolare, è possibile ottenere l’assegno di assistenza fino a 850 euro anche per il mese in cui avviene il decesso, a patto che le spese di assistenza effettivamente sostenute in quel mese siano pari o superiori a tale importo. L’assegno di assistenza deve essere stato speso esclusivamente per pagare il personale domestico o servizi di assistenza specifici. La somma può quindi coprire integralmente l’ultima busta paga della badante, inclusi elementi quali il trattamento di fine rapporto (TFR), l’indennità di mancato preavviso e i ratei di tredicesima, anche qualora il rapporto di lavoro si concluda il giorno stesso del decesso del beneficiario.

Questi calcoli garantiscono agli eredi che possano ricevere l’importo spettante in modo completo, coprendo tutti gli oneri contrattuali derivanti dal rapporto di assistenza. Per la liquidazione agli eredi, la trasparenza è fondamentale. Il rimborso per ogni singola mensilità è strettamente correlato alla rendicontazione delle spese effettivamente sostenute. In caso di decesso prima ancora che i pagamenti del bonus siano stati avviati, agli eredi spettano tutte le mensilità non pagate che sono maturate fino alla data della scomparsa.

Per la domanda, è necessario allegare specifiche documentazioni come fatture quietanzate o buste paga che attestino la spesa. Il Bonus Anziani, dunque, non scompare con la morte del titolare, ma viene liquidato agli eredi in seguito alla presentazione della domanda accompagnata da una giustificazione economica completa.

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