La pensione di reversibilità può essere revocata: l’amara verità dettata dalla legge

Attenzione alla pensione di reversibilità, ora può essere revocata per legge in questi casi specifici.

La pensione di reversibilità è uno dei più noti assegni pensionistici erogati dall’INPS, ma si dovrebbero conoscere alcuni dettagli per capire che, come altre forme previdenziali, ci sono casi in cui l’ente è autorizzato a disporne la revoca secondo quanto stabilito dalla legge.

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La pensione di reversibilità può essere revocata: l’amara verità dettata dalla legge – piante-e-arbusti.it

In primis, dobbiamo chiarire in quali situazioni si può ottenere la pensione di reversibilità: l’istituto eroga l’assegno ai familiari superstiti del pensionato (o lavoratore) deceduto, con una cifra pari al calcolo basato sull’attività lavorativa o sulla pensione del parente defunto in questione. Ne possono fare richiesta coniugi superstiti e figli, o anche altri parenti in caso di determinate condizioni.

La pensione di reversibilità va chiesta entro un dato termine (per non far scattare la prescrizione) dopo il decesso, tramite l’apposito servizio messo a disposizione dall’INPS (o con l’aiuto di enti come CAF e patronati). Anche dopo averla ottenuta, però, l’assegno non è sicuro per tutta la vita: in queste determinate situazioni, l’INPS ha tutto il diritto di interrompere l’erogazione.

Pensione reversibilità, quando l’INPS può sospenderla per legge

Come ricordato anche dal sito LavoroeDiritti, cona recente sentenza la Suprema Corte di Cassazione ha ribadito il diritto dell’INPS di sospendere l’erogazione della pensione di reversibilità a seguito del verificarsi di determinate situazioni, ovvero nel momento in cui i requisiti che hanno portato all’assegnazione (l’effettiva dipendenza, in termini economici, verso il defunto) vengono meno.

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Pensione reversibilità, quando l’INPS può sospenderla per legge – piante-e-arbusti.it

Tramite la sentenza, la Suprema Corte ha sottolineato casi specifici in cui l’INPS non soltanto ha il diritto, ma anche il dovere, di sospendere e revocare la pensione di reversibilità. Ad esempio, la sospensione o la revoca può avvenire in caso di nuovo matrimonio del coniuge superstite, dato che il nuovo matrimonio porta altri equilibri familiari ed economici; in concomitanza con la revoca, la norma prevede un assegno una tantum pari al valore di due anni di pensione.

L’importo viene modificato anche in caso di redditi personali troppo alti e superiori alle soglie indicate, o se i figli superstiti non risultano più a carico per l’inizio di attività lavorative, termine degli studi o superamento del limite anagrafico previsto. Inoltre, in aggiunta a queste situazioni, la pensione di reversibilità può essere interrotta anche nel caso in cui il cittadino in questione abbia dichiarato il falso, abbia effettuato delle omissioni o riportato condanne gravi.

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