La tregua è finita, la costante diminuzione del prezzo dei carburanti di questi ultimi mesi sta per subire un brusco stop, è previsto, infatti, nuovo aumento del prezzo della benzina verde, del diesel e del GPL. Ecco i motivi che lo hanno determinato.
“Per fortuna che il governo ha cancellato le accise, altrimenti sai che disastro”. Per descrivere in maniera compiuta il tema che stiamo per affrontare non possiamo che partire dalla frase cult di Checco Zalone vergata come commento in un post social. Il riferimento è, chiaramente, riferito alla promessa fatta nella campagna elettorale per le elezioni politiche del 2022 dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal suo vicepresidente, il leader della Lega, Matteo Salvini di eliminare le accise dal prezzo finale della benzina.

Sì, perché al netto di ogni ragionamento e causa è necessario partire da qui. Dal fatto che il prezzo della benzina in Italia è formato per la gran parte da tasse e accise assurde. Sono tre, nello specifico, le voci che formano il prezzo più il ricavo del venditore che varia in genere tra il 10 e il 15%.
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In primo luogo, il costo industriale che cuba una percentuale tra il 30 e il 45% del prezzo finale ed è basato sulla quotazione del greggio. In seconda battuta, ci sono i costi di raffinazione di distribuzione logistica, ovvero trasformare il greggio in benzina e portarlo alla pompa che vale circa il 10-15% del prezzo. Infine, la fetta più grande, quella di IVA e Accise, circa il 50%

Accise che sono state introdotte negli anni per coprire i costi di emergenze finanziarie. Ad oggi sono 22 e alcune davvero incredibili come quella per la Guerra d’Etiopia del 1935, quella per la Crisi di Suez di venti anni dopo, per per il drammatico disastro del Vajont del 1963 e per l’ alluvione di Firenze del 1966. Tutti eventi già ampiamente ripagati.
Per questo motivo ogni aumento del prezzo della benzina alla pompa suona davvero beffardo. Per l’assurdità delle accise e per le promesse della politica inevase. Sta di fatto che da domani, mercoledì 15 ottobre, per via dell’aumento del prezzo al barile del greggio, 1,26% di media, il costo delle pieno aumenterà almeno della stessa percentuale. Nel Lazio, ad esempio, si passerà da 1,614 e 1,685 a 1,643 e 1,706.





