Una stanza d’albergo sporca è l’incubo di molti viaggiatori: utilizzando questi semplici metodi di verifica è possibile scoprire se è stata igienizzata al meglio.
Spostarsi in viaggio significa affrontare una situazione anomala rispetto alla quotidianità. Trascorrendo una o più giornate fuori, nasce l’esigenza di pernottare in una struttura ricettiva. Un’esperienza che pone di fronte a numerosi imprevisti, tra cui anche l’igiene.
Che si tratti di un bed and breakfast, di un agriturismo o di un albergo vero e proprio, la location prescelta diventerà la propria casa momentanea. Un luogo in cui bisognerebbe sentirsi a proprio agio e al sicuro, ma che spesso riserva delle spiacevoli sorprese.
Non è raro idealizzare l’hotel attirati dalle immagini proposte su siti web e volantini promozionali, per poi raggiungere il posto e rendersi conto che è molto diverso da come appariva. La cura dei dettagli fa la differenza, soprattutto quando si parla di pulizia.
Una stanza ben igienizzata è il primo biglietto da visita per l’ospite, che potrebbe sentirsi fortemente a disagio scovando angoli sporchi qua e là. Non soltanto un problema a livello estetico, ma una minaccia per la salute proveniente dal possibile proliferare di germi e batteri.
La mancata pulizia farà di certo guadagnare una recensione negativa alla struttura, eppure non sempre è facile individuarla. Secondo gli esperti di viaggi, è possibile verificare lo stato della camera effettuando dei controlli essenziali.
Le verifiche essenziali da fare in albergo: ti rivelano se è sporco
Di fronte ad una stanza d’hotel ben curata e pulita alla perfezione, non si può fare altro che tirare un sospiro di sollievo e fare sonni tranquilli. Molto diverso è il sentimento dell’ospite quando si rende conto che il luogo che dovrebbe accoglierlo nasconde degli invisibili nemici.
Il primo controllo facile e immediato è quello della biancheria da letto. Un occhio particolare meritano le lenzuola, che dovrebbero apparire ben stirate, profumate e prive di qualunque tipo di alone o macchia.
Non è raro infatti scoprire che queste, essendo nascoste dalle coperte, possano presentare diverse imperfezioni che gli albergatori sperano passino inosservate agli occhi degli ospiti. La fase due sarà verificare lo stato degli asciugamani.
Anche in questo caso, dovrebbero presentarsi al meglio della loro forma. Il tessuto deve essere morbido, i colori devono essere vivi e la pulizia impeccabile. Sarà il segno che gli addetti alle pulizie li cambiano regolarmente e ne curano i lavaggi alla perfezione.
Si passerà poi alle superfici visibili. Il piano della cucina qualora fosse presente, i comodini, le librerie o le mensole, i tavoli e le scrivanie possono accumulare polvere e detriti. Spostando gli oggetti appoggiati ci si potrà assicurare che la pulizia non sia stata effettuata in modo superficiale.
La classica forma che rimane nella polvere sarà il segnale che l’oggetto non è stato rimosso. Infine, i pavimenti. Ci si cammina sopra, spesso anche con le scarpe e non si fa caso a quanto la loro igiene sia importante. Se risultano appiccicosi, presentano macchie o angoli impolverati, è il caso di farsi qualche domanda. Il rischio di portarsi via dalla camera come souvenir germi e batteri è più alto che mai.
