L’acero riccio, conosciuto anche come acero platanoide (Acer platanoides L.), è una pianta spontanea diffusa nei boschi umidi e riparati di molte regioni europee. Imponente e resistente, questo albero è facilmente riconoscibile per la forma particolare delle foglie e per le samare, i frutti alati che si aprono quasi a formare una linea retta. Oltre alla presenza spontanea nei boschi, è oggi coltivato anche a scopo ornamentale, soprattutto nelle varietà con fogliame intensamente colorato che regalano scenografie spettacolari nei giardini e nei parchi.
L’acero riccio appartiene alla famiglia delle Sapindaceae ed è una pianta a portamento arboreo che può raggiungere i 25-30 metri di altezza. Ha un tronco diritto e robusto, con corteccia liscia nei primi anni e successivamente fessurata e bruno-grigiastra.
Le foglie sono grandi, palmate e a cinque lobi, ma rispetto a quelle dell’acero saccarino hanno lobi meno profondi e margini più regolari. In autunno assumono tonalità calde di giallo e arancio, creando paesaggi suggestivi.
La fioritura avviene in primavera, poco prima della comparsa delle foglie: i fiori, giallo-verdastri e riuniti in corimbi eretti, rendono l’albero facilmente riconoscibile anche da lontano. I frutti, le tipiche samare alate, si distinguono perché le due ali si aprono con un angolo quasi di 180°, a differenza di quelle dell’acero saccarino che hanno un angolo molto più stretto.
L’acero riccio cresce spontaneamente nei boschi di latifoglie umidi e riparati, prediligendo terreni freschi e fertili. È una specie diffusa in gran parte dell’Europa, fino all’Asia occidentale, e in Italia è presente soprattutto nelle regioni settentrionali e in parte di quelle centrali.
Grazie alla sua capacità di adattarsi, viene piantato anche in parchi urbani e lungo i viali cittadini, dove resiste bene allo smog e all’inquinamento.
Oltre alla sua diffusione spontanea, l’acero riccio è molto apprezzato per scopi ornamentali. Alcune varietà coltivate presentano foglie di colore rosso porpora o con variegature decorative, che ne fanno una pianta di grande effetto estetico in giardini e spazi pubblici.
Il legno dell’acero platanoide è chiaro, duro e facilmente lavorabile: viene utilizzato per strumenti musicali, mobili e piccoli oggetti artigianali.
L’acero riccio è spesso associato a resilienza e longevità, grazie alla sua capacità di crescere vigoroso anche in condizioni ambientali non ottimali. Nei paesi del Nord Europa è considerato un albero portatore di vitalità e protezione.
Un’altra curiosità riguarda la sua fioritura primaverile: i corimbi giallo-verdi producono nettare molto apprezzato dalle api, rendendo questa pianta anche una buona risorsa mellifera.
Che si trovi in un bosco di latifoglie o lungo un viale cittadino, l’acero riccio si distingue per la sua imponenza e per il fascino delle sue foglie. Con il suo portamento elegante, il fogliame che si accende di colori intensi e le varietà ornamentali sempre più diffuse, continua a essere una pianta di grande valore paesaggistico e culturale, capace di unire bellezza e resistenza.
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