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Falso loto: origine, caratteristiche e curiosità di una pianta affascinante

Il cosiddetto falso loto è una pianta che deve il suo nome alla somiglianza con il loto vero e proprio, anche se dal punto di vista botanico appartiene a un altro gruppo. In Italia e in molte aree del Mediterraneo, quando si parla di falso loto, si fa generalmente riferimento al Celtis australis, conosciuto anche come bagolaro, spaccasassi o albero di Sant’Andrea, denominazione legata al periodo della sua fioritura, che avviene intorno alla fine di novembre, in concomitanza con la festa del santo.

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Caratteristiche botaniche

Il falso loto è un albero della famiglia delle Cannabaceae che può raggiungere dimensioni notevoli, arrivando anche a 20-25 metri di altezza. Ha un fusto eretto, spesso nodoso e resistente, con una corteccia liscia di colore grigio chiaro che tende a solcarsi con l’età. Le foglie sono alterne, ovali e seghettate ai margini, di un verde intenso che in autunno vira al giallo, conferendo alla pianta un aspetto decorativo.

Produce fiori poco appariscenti, di colore verdastro, che compaiono in primavera. I frutti, invece, sono piccole drupe rotonde di colore viola-nero a maturazione, conosciute per il loro sapore dolce e per le proprietà nutrizionali. In passato venivano consumati freschi o essiccati e rappresentavano un’importante risorsa alimentare.

Dove cresce e come coltivarlo

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Il falso loto è diffuso in gran parte dell’Europa meridionale e dell’area mediterranea. Predilige climi temperati e caldi, si adatta a terreni poveri e sassosi e resiste bene sia alla siccità sia al freddo moderato. Proprio questa sua capacità di crescere in suoli difficili gli ha valso il nome popolare di “spaccasassi”.

In coltivazione non richiede grandi cure: è sufficiente piantarlo in un terreno ben drenato e in posizione soleggiata. Grazie alla sua robustezza, viene spesso utilizzato come albero ornamentale in parchi e viali, sia per la sua ombra generosa sia per la longevità.

Usi e tradizioni

Il legno del falso loto è molto duro e resistente, tanto da essere stato usato per la costruzione di attrezzi agricoli, ruote e manici di utensili. Le foglie e i frutti hanno avuto un ruolo nella medicina popolare, mentre i semi venivano consumati come piccola fonte energetica.

Nel linguaggio simbolico, il falso loto è associato alla resistenza e alla tenacia, proprio per la sua capacità di crescere in terreni aridi e pietrosi. È considerato un albero che richiama forza, radicamento e solidità.

Una pianta da riscoprire

Oggi il falso loto è spesso sottovalutato, ma resta un albero di grande valore storico ed ecologico. Oltre a essere un elemento ornamentale di pregio, rappresenta un legame con la tradizione rurale e con un passato in cui le piante avevano un ruolo centrale nella vita quotidiana. La sua capacità di adattarsi a condizioni difficili lo rende una presenza preziosa, sia in natura sia nelle città.

Delania Margiovanni

Passione innata per il make up e per tutto ciò che concerne la bellezza e la cura del corpo. Elargire consigli è la mia prima missione, la seconda è quella di convertire le donne svogliate!!!

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Delania Margiovanni

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