Tra aprile e maggio i giardini si riempiono di piccole nuvole bianche: sono le infiorescenze tondeggianti del Viburnum opulus, chiamato anche palla di neve o pallon di maggio. I globi candidi danno luce agli angoli in ombra e, a fine stagione, lasciano il posto a drupe rosse lucenti che prolungano l’interesse fino all’inverno.
Il Viburnum opulus appartiene alle Caprifoliaceae ed è diffuso in modo spontaneo in gran parte d’Europa. In Italia cresce nelle zone umide e nei boschi igrofili di pianura e bassa montagna, lungo fossi e corsi d’acqua; entra volentieri nella costituzione delle siepi naturali, dove offre rifugio e nutrimento alla fauna selvatica. La selezione ornamentale ha valorizzato soprattutto le varietà sterili, capaci di produrre sfere perfettamente globose e più compatte rispetto al tipo spontaneo.
Si tratta di un arbusto caducifoglio che raramente supera i 2 metri. Le foglie, semplici e opposte, presentano lamine trilobate o palmato-lobate e in autunno assumono sfumature rossastre molto decorative. I fiori, piccoli ed ermafroditi, sono bianchi e riuniti in infiorescenze globose di 5–10 cm; nelle cultivar sterili tutti i fiori sono trasformati in elementi vistosi e non fertili, responsabili dell’effetto “palla di neve”. Dopo la fioritura compaiono drupe sferiche rosse, decorative ma non commestibili, persistenti per molte settimane.
È una pianta rustica e affidabile, facile da inserire in giardino. Preferisce esposizioni di mezz’ombra o luce filtrata, soprattutto nei climi caldi, e terreni freschi, profondi e a reazione neutra o sub-acida, con buon drenaggio. Possiede spiccata attitudine pollonifera, caratteristica che nel tempo infittisce la base e rende l’arbusto più pieno. Le irrigazioni devono essere regolari nei primi anni e nei periodi siccitosi; la potatura si esegue subito dopo la fioritura, limitandosi a contenere i rami sfioriti e a mantenere l’architettura naturale della chioma.
In giardino trova posto come esemplare isolato per creare un punto focale luminoso, ma funziona molto bene anche all’interno di siepi miste e bordure in mezz’ombra, dove alterna la fioritura primaverile alle bacche rosse e alla colorazione autunnale del fogliame. L’effetto scenografico cresce accanto ad aceri e ortensie, con cui condivide il gusto per suoli freschi e una luce non eccessiva.
Il valore del viburno palla di neve sta nella continuità stagionale: la primavera delle sfere bianche, l’estate del fogliame pieno, l’autunno delle tonalità calde e l’inverno dei frutti persistenti. Senza pretese e senza complicazioni, restituisce al giardino luce, struttura e ritmo.
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