Il congedo parentale nel 2026 cambierà completamente: le nuove regole per restare a casa

Grandi novità per il congedo parentale nella Legge di Bilancio 2026. Se l’impianto della manovra verrà confermato ecco cosa cambierà per i genitori.

Quando si parla di congedo parentale si fa riferimento ad un particolare periodo di astensione dal lavoro. Può essere richiesto da genitori che lavorano, sia il padre sia la madre, dopo la nascita o l’adozione di un figlio.

Congedo parentale, cambia tutto nel 2026
Il congedo parentale nel 2026 cambierà completamente: le nuove regole per restare a casa – PianteeArbusti.it

L’obiettivo è prendersi cura del piccolo nel primo periodo della sua vita. Si tratta di un diritto regolato dallo Stato. È possibile perciò restare a casa per occuparsi dei figli, ricevere comunque una retribuzione e mantenere il proprio posto di lavoro. Il sostegno è gestito dall’Inps. L’Istituto di previdenza riceve le richieste, eroga le indennità e verifica che tutti i requisiti di legge vengano sempre rispettati.

La misura è nata ufficialmente nel 2000 con la Legge 53. Il provvedimento ha sostituito il vecchio congedo facoltativo per le madri. Il diritto è stato così esteso ai padri, è stata favorita la condivisione dei tempi di cura, sono aumentati i giorni di retribuzione, ci si è allineati alla normativa europea. Ad oggi i genitori possono usufruire del congedo parentale fino ai 12 anni del figlio.

Cosa cambierà con la manovra 2026 per il congedo parentale

C’è una durata complessiva, che deve essere di 10 mesi suddivisi tra i due genitori, o 11 se il padre prende almeno tre mesi. Per i primi 9 mesi totali è prevista un’indennità del 30% della retribuzione media giornaliera. Il congedo è flessibile, in quanto può essere presa a giorni o a ora, e non solo in maniera continuativa. La richiesta di accesso al sostegno va fatta all’Istituto di previdenza non meno di 5 giorni prima dell’inizio del congedo.

Cosa cambierà con la manovra 2026? Nella Legge di Bilancio, già approvata in Consiglio dei Ministri e che approderà a breve in Parlamento, ci sono diverse novità in materia di congedo parentale. Prima di tutto, l’età dei figli. Se l’impianto della manovra verrà confermato, si potrà richiedere il congedo non più fino ai 12 anni, bensì ai 14. Papà o mamma potranno quindi assentarsi anche quando il bambino sarà più grande e frequenterà le scuole medie.

Congedo parentale, cambia tutto
Cosa cambierà con la manovra 2026 per il congedo parentale – PianteeArbusti.it

Altra grande novità è rappresentata dal congedo per la malattia dei figli. È raddoppiato il tempo che il genitore potrà restare a casa, dai 5 giorni attuali ai 10 giorni previsti in manovra, in alternanza con l’altro genitore. Inoltre il congedo per malattia verrà riconosciuto fino ai 14 anni, mentre ad oggi è valido solo fino agli 8. Nella Legge di Bilancio c’è anche una decontribuzione per chi assume le madri con almeno 3 figli piccoli e che sono disoccupate da almeno 6 mesi. Per i datori di lavoro è prevista una decontribuzione fino ad 8mila euro.

Inoltre i genitori che vivono in casa con almeno tre figli dal 1 gennaio 2026 potranno richiedere che il proprio contratto venga trasformato da pieno a part-time. I datori di lavoro saranno chiamati a dare priorità a tali richieste, che potranno giungere fino al compimento dei 10 anni del figlio più piccolo o senza alcun limite di età se uno dei figli è disabile. Infine, i contratti di sostituzione saranno più lunghi. Significa che se si viene assunti in sostituzione si potrà restare anche dopo il rientro del titolare del posto di lavoro.

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