La scadenza della seconda rata IMU è fissata al 16 dicembre 2025, ma in questi giorni molti contribuenti hanno ricevuto avvisi di accertamento per omesso, parziale o tardivo versamento.
In particolare hanno ricevuto l’avviso, coloro che hanno proprietà immobiliari con cortili e giardini.

Il disguido è nato dalle ultime pronunce giurisprudenziali che hanno riesaminato le regole dell’esenzione e del calcolo.
IMU su cortili e giardini: le nuove regole
Secondo la sentenza della Corte di Cassazione numero 26673 depositata il 3 ottobre 2025, l’Imposta Municipale Unica, deve essere pagata anche per i giardini e i cortili continui alle abitazioni.

Aree spesso considerate delle pertinenze esenti da imposta, sono ora inquadrate come aree a disposizione ed edificabili ai fini fiscali. A chiarire quest’aspetto il Decreto Legislativo numero 504 del 1992 all’articolo 5, comma 5, il solo possesso di giardino o cortile, comporta l’obbligo del pagamento dell’imposta. Inoltre, il calcolo deve essere effettuato in base al valore di mercato.
Inoltre la Corte ha ribadito che per poter accedere all’esenzione, l’area considerata di pertinenza deve essere dimostrata con documentazione valida, Non è sufficiente la semplice contiguità o vicinanza all’abitazione principale, ma bisogna dimostrare che l’area non possa essere utilizzata per una diversa destinazione.
Questa novità, si traduce in una vera stangata per i proprietari di immobili, costretti a pagare le tasse anche su spazi esterni finora esenti.
La normativa prevede delle esenzioni, la più rilevante riguarda l’abitazione principale per persone non autosufficienti o persone disabile (ricoverate in strutture o case di riposo) in base alla Legge 160 del 2019 articolo 1 comma 74. Prima di accedere all’esenzione, si consiglia di verificare le delibere del Comune di appartenenza. Ricordiamo, inoltre, che nel caso si posseggono più immobili, l’esenzione vale per un solo immobile.
Un altro tema caldo riguarda l’esenzione dell’abitazione principale per coniugi con residenze anagrafiche diverse. In effetti, fino a pochi anni fa, l’esenzione dell’IMU era riconosciuta solo se il nucleo familiare risiedeva nell’abitazione principale. La sentenza n. 209 del 13 ottobre 2022 ha stabilito che l’esenzione spetta a ciascun coniuge anche se hanno due residenze diverse. Di recente questa interpretazione è stata confermata dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza numero 4292 del 2025. Questo rafforza il diritto all’esenzione per la dimora principale, ampliando la platea dei beneficiari anche per famiglie con situazioni familiari complesse.
Negli ultimi giorni, a molti contribuenti, sono arrivati avvisi di accertamento per l’IMU non pagata o pagata parzialmente le motivazioni sono da cercare anche nelle pertinenze, come giardino e cortile. Ogni comune può stabilire regole ed esenzioni diverse, pertanto si consiglia di controllare le delibere comunali.





