Addio umidità senza interventi invasivi: il metodo giapponese mi ha salvato, ed è pure economico

Con il metodo giapponese è possibile dire addio una volte per tutte al problema dell’umidità in casa. Ecco in cosa consiste.

Moltissime persone combattono nelle proprie case con il problema dell’umidità. Pareti fredde e bagnate ma anche mobili umidi e poi c’è lei, la muffa, che può fare capolino da un momento all’altro. Il problema non è solo estetico ma può diventare anche di salute.

Finestra sporca
Addio umidità senza interventi invasivi: il metodo giapponese mi ha salvato, ed è pure economico – Piante-e-arbusti

Per questo bisogna cercare di risolverlo il prima possibile. Esistono diversi modi per farlo ma se si vuole agire in maniera meno invasiva, si può provare il metodo giapponese. Ecco in cosa consiste.

In cosa consiste il metodo giapponese contro l’umidità

Con l’arrivo dell’autunno e le finestre di casa più chiuse del solito, non è raro ritrovarsi a fare i conti con il problema dell’umidità. Non solo le pareti sono fredde ma si può diffondere anche del cattivo odore.

spezie
In cosa consiste il metodo giapponese contro l’umidità – Piante-e-arbusti.it

Un metodo non invasivo per dire addio a questo problema è quello giapponese. Non consiste nel comprare un deumidificatore ma nell’usare il carbone di bambù. Questo si è visto che può liberare l’umidità accumulato. Questo si produce carbonizzando pezzi di bambù ad alta temperatura, che permetterà di assorbire fino a quattro volte l’acqua. Questa tecnica era usata sin dai tempi dei samurai per purificare l’aria e ancora oggi in tanti la mettono in pratica nelle proprie case.

Si parte quindi dal carbone di bambù puro che si trova nei negozi biologici. Quindi posizionarne da due a quattro pezzi in aree fino a 10 metri quadrati dove c’è una maggiore presenza di umidità. Rimuoverlo ogni due o tre mesi. Dunque il metodo giapponese, davvero semplice da mettere in pratica, si dimostra davvero interessante per far fronte al problema dell’umidità. Ci sono poi altri consigli che si possono seguire, come:

  • tenere aperte le finestre di casa ogni giorno per 10-15 minuti, anche quando fa freddo
  • far uscire il vapore dal bagno, ad esempio dopo la doccia, e dalla cucina
  • usare la cappa quando si cucina
  • mantenere la temperatura di casa tra 18 e 21 gradi
  • evitare temperature troppo alte rispetto a quelle esterne per non creare la formazione della condensa
  • non far asciugare il bucato in casa (al massimo preferire una stanza ben ventilata=
  • eliminare eventuale muffa con acqua e bicarbonato
  • verificare e riparare eventuali infiltrazioni in infissi, grondaie, muri esterno e tetto

Insomma, basta poco per prevenire e risolvere il problema dell’umidità senza interventi invasivi.

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