Maclura pomifera: il “moro degli Osagi” tra storia, spine e frutti straordinari

Tra gli alberi più curiosi e affascinanti introdotti in Europa, la Maclura pomifera, conosciuta anche come moro degli Osagi o arancio degli Osagi, unisce robustezza, fascino ornamentale e un passato sorprendente. I suoi frutti grandi e rugosi, il portamento elegante e le spine affilate la rendono una pianta inconfondibile, capace di coniugare bellezza e difesa naturale.

maclura pomifera
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Appartenente alla famiglia delle Moraceae, la Maclura è un albero a foglia caduca che può raggiungere i 20 metri di altezza, con chioma ampia e rami arcuati, spesso spinosi. Le foglie, semplici e di forma ovale-accuminata, sono inserite in modo alterno lungo i rami e si tingono di giallo dorato in autunno, conferendo alla pianta un notevole valore decorativo.

È una specie dioica, con fiori maschili e femminili su piante separate. Le infiorescenze maschili sono sferiche, riunite su lunghi peduncoli di 3-4 cm, mentre quelle femminili appaiono singole e brevemente peduncolate, di colore verde tenue. La fioritura avviene tra maggio e giugno, discreta ma abbondante. Da queste infiorescenze si sviluppano poi i frutti, vere e proprie infruttescenze globose del diametro di 10-15 cm, inizialmente verdi e poi giallo-aranciate a maturazione.

Questi frutti, pur ricordando nella forma e nella superficie rugosa un’arancia, non sono commestibili: la polpa è fibrosa e secerne un latte lattiginoso dall’odore intenso.

Origini e diffusione

La Maclura è originaria degli Stati Uniti centroccidentali, in particolare delle pianure comprese tra l’Arkansas, il Texas e l’Oklahoma. Deve il suo nome al naturalista americano William Maclure, in onore del quale fu classificata.

Fu introdotta in Europa verso la metà dell’Ottocento con uno scopo pratico: si cercava infatti di sostituire il gelso nell’alimentazione del baco da seta, che in quegli anni era stato decimato dalla cocciniglia bianca. Tuttavia, l’esperimento non diede i risultati sperati, poiché le foglie della Maclura non si rivelarono adatte alla nutrizione dei bachi.

Nonostante ciò, la pianta si diffuse rapidamente come specie ornamentale e da siepe difensiva, grazie alla sua rusticità, alle spine acuminate e alla bellezza dei frutti.

Coltivazione e impieghi

La Maclura è una pianta robusta e poco esigente, che si adatta facilmente a terreni diversi, anche poveri, purché ben drenati. Tollera bene la siccità e il caldo, ma nelle regioni a clima rigido la fruttificazione può risultare scarsa o assente. Predilige esposizioni soleggiate e cresce velocemente, sviluppando una chioma densa e ornamentale.

Il suo portamento spinoso e la fitta ramificazione la rendono ideale per creare siepi impenetrabili e barriere naturali, utilizzate sia in ambito agricolo che paesaggistico. Nei giardini trova impiego come pianta isolata ornamentale, soprattutto per la suggestiva colorazione autunnale e per i frutti decorativi, che persistono a lungo anche dopo la caduta delle foglie.

Il legno di Maclura, molto apprezzato, è duro, compatto e tenace, simile a quello del gelso. In passato veniva utilizzato per realizzare utensili, pali e attrezzi agricoli, ma anche per la fabbricazione di archi: erano proprio gli indiani Osagi, tribù nativa nordamericana, a sfruttarne l’elasticità e la resistenza per costruire i loro archi da caccia, da cui deriva il nome comune di moro degli Osagi.

Curiosità e valore simbolico

Il frutto della Maclura, pur non essendo commestibile, è divenuto nel tempo un elemento decorativo molto ricercato: la sua forma sferica e rugosa, unita al colore brillante, lo rende perfetto per composizioni naturali e decorazioni autunnali.

Un tempo si credeva che le infruttescenze essiccate avessero la capacità di tenere lontani insetti e parassiti dagli ambienti domestici, motivo per cui venivano spesso poste in credenze o dispensa.

Nel linguaggio simbolico, la Maclura rappresenta la protezione e la forza resistente, qualità che riflettono sia la robustezza del suo legno sia il suo portamento spinoso e impenetrabile. È una pianta che incarna la bellezza della difesa naturale e la capacità di adattarsi ai cambiamenti senza perdere la propria identità.

Una pianta che unisce bellezza e carattere

Oggi la Maclura è apprezzata soprattutto per la sua valenza ornamentale e paesaggistica. Con la sua chioma elegante, i frutti particolari e il portamento vigoroso, riesce a dare personalità a ogni spazio verde. È una pianta che racconta una storia di viaggi, adattamenti e incontri culturali, dal cuore delle praterie americane ai giardini europei, mantenendo intatta la forza e il fascino delle sue origini.

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