Per la dieta è meglio consumare la pasta integrale o classica? Gli esperti, a tal proposito, sono abbastanza chiari.
La pasta è uno degli alimenti più consumati nel mondo, dato che può essere condita in tantissimi modi diversi. Fa parte della cucina tradizionale italiana, infatti non è un caso che i turisti che arrivano in Italia da ogni parte vogliano provarla, per capire se davvero le credenze che aleggiano su di essa siano vere. Cucinare la pasta è semplicissimo, basta scegliere se mangiarla con le verdure o con un sugo e in pochi minuti è pronta.

Si può trovare in forme diverse, c’è quella liscia, rigata, c’è la pasta mista e c’è quella fresca, quest’ultima viene solitamente mangiata solo qualche volta in settimana. C’è poi la pasta integrale che, soprattutto negli ultimi anni, ha preso il sopravvento. In tanti, soprattutto gli sportivi e chi è a dieta, ne fa un largo consumo, pensando faccia bene. Ma è davvero così? Ecco cosa dicono gli esperti al riguardo.
Pasta integrale o pasta classica per la dieta? I consigli degli esperti
Oggi sempre più persone, soprattutto sportivi e coloro che sono a dieta, consumano la pasta integrale. In essa la semola utilizzata non ha subìto il classico processo di raffinazione e quindi conserva ogni parte del chicco di grano. Un aspetto fondamentale perché così conserva tutte le proprietà nutritive, infatti la quantità di vitamine, fibre e sali minerali è più alta rispetto a quella apportata dalla pasta classica.

Un maggiore apporto di fibre permette di sentirsi sazi per più ore, questo vuol dire non avere sempre quella sensazione di fame e non fare continui spuntini. Inoltre, i cereali raffinati frenano l’assorbimento dei carboidrati diminuendo l’accumulo di grasso e stabilizzano il livello di zucchero nell’organismo. Roberto Oliver, nutrizionista di Nutritrainlife, a Runner’s World Spagna, ha spiegato che la pasta integrale è più sana rispetto a quella classica.
Questa, infatti, come anticipato, contiene molti più nutrienti, dato che non subisce lo stesso processo di lavorazione di quella normale. Quest’ultima, invece, con i suoi cereali raffinati, porta ad aumentare i livelli di zucchero nel sangue e di insulina. L’esperto sostiene che sia la pasta integrale sia quella tradizionale debbano essere consumate. Per esempio per chi corre o per uno sportivo che deve affrontare una gara e deve sentirsi leggero, la pasta normale va bene perché possiede meno fibre. In una situazione diversa la pasta integrale è più nutriente e migliora la flora intestinale.





