betulla bianca , b. d' argento Betula pendula Roth
Betulaceae
Foglie : decidue, ovato triangolari
Fiori : unisessuali , quelli maschili in amenti, in spighe quelli femminili, fioritura a fine inverno
Frutti : "pignette" cilindriche
Port. : alt. sino a 30 m, scorza bianca e sottile
Il nome dei genere deriva dal celtico "betu". La betulla bianca ha vasto areale europeo, dove raggiunge a nord il 65° grado di latitudine, e a sud la Sicilia. E' pianta eliofila, che cresce sporadica o a gruppetti nei boschi radi dei piani collinare e montano, associandosi a latifoglie e conifere. Si insedia su terreni aridi e spogli, di preferenza acidi, ben aerati e con buona disponibilità idrica. E' molto resistente al gelo. Le diverse parti della betulla da lungo tempo vengono utilizzate dall'uomo. Il legno di colore bianco, elastico e resistente, è apprezzato per particolari lavori, come timoni, ruote e parti di botte; da esso si ricavano anche piccoli oggetti di uso domestico, quali posate e piatti, giocattoli. Si usa come combustibile e per ricavarne carbone di buona qualità, impiegato nell'industria per la produzione di inchiostri e in medicina per le proprietà adsorbenti nelle affezioni intestinali. La corteccia è pregiata nell'industria conciaria, per l'aroma molto delicato che lascia alle pelli trattate; il suo colore argenteo è dovuto alla presenza di betulina, sostanza ad azione balsamica; per distiliazione se ne ricava l'olio di betulla, che contiene principi ad azione antisettica, impiegati particolarmente nelle malattie della pelle. La betulla è molto usata come pianta ornamentale per l'eleganza del portamento e il colore decorativo della corteccia e delle foglie. In selvicoltura viene talvolta impiegata come specie consolidatrice di pendici mobili e denudate, dove si diffonde rapidamente per l'abbondante produzione di semi e la frugalità.