BETULACEAE

Alberi e arbusti decidui rappresentati da circa 160 specie, riunite in 6 generi, diffuse soprattutto nell' emisfero settentrionale. Comprendono le betulle, gli ontani, i carpini e i noccioli. Si tratta di piante monoiche e anemofile, con fiori maschili in amenti, privi o quasi di perianzio. Le foglie sono caduche ,semplici, bifacciali, due stipole alla base del picciuolo. Sono disposte a spirale lungo i rami. Sono piante monoiche: la fioritura è in primavera prima o durante la comparsa delle foglie. Le inf. maschili si presentano sotto forma di amenti lunghi e penduli. Le inf. femminili sono più corte e tozze. L' ipollinazione è anemogama. Il frutto è generalmente un achenio alato racchiudente un unico seme. A questa famiglia appartengono due generi di estremo interesse paesaggistico : Betula e Alnus


 

CORYLACEAE

La famiglia delle Corilacee appartenente all'ordine Fagales, abbastanza simile a quella delle Betulacce, è rappresentata da un numero ristretto numero di specie con portamento sia arboreo che arbustivo. Sono latifoglie legnose, decidue, con foglie semplici, bifacciali a inserzione alterna, mediante un pícciolo più o meno lungo alla cui base si trovano le stipole, che vengono però precocemente perse. Le foglie hanno, per lo più, forma ovale a base mozzata; la loro lunghezza è solitamente doppia rispetto alla larghezza; la nervatura è penninervia. Sono piante monoiche, con infiorescenze unisessuali; quelle maschili sono rappresentate da amenti costituiti da fiori nudi, di piccole dimensioni, con stami che variano da 4 a 12. Le infiorescenze femminili sono costituite da amenti formati da fiori che hanno un piccolo perigonio costituito da 3 tepali. Il frutto è secco ed è rappresentato da una noce. A questa famiglia appartengono 3 generi: Carpinus, Ostrya, Corylus. - Il genere Carpinus è caratterizzato da foglie con lamina ovalizzata, nervatura penninervia con 8-15 nervature secondarie per lato. Gli amenti maschili sono lunghi da 1 a 4 centimetri, gli stami possono essere 4 o 6 oppure 12. La fioritura avvìene contemporaneamente alla fogliazione. Il frutto è un achenio con pareti spesse ed indurite e con espansioni laterali che formano due ali. - Il genere Ostrya è caratterizzato da foglie con lamina ovata, nervatura penninervia, con minimo 12 nervature secondarie per lato da cui si dipartono delle nervature terziarie. Gli amenti maschili sono lunghi da 5 a 12 centimetri. La fioritura avviene contemporaneamente alla fogliazione. I frutti, riuniti in tipiche infruttescenze pendule come nel genere precedente, sono rappresentati da un achenio racchiuso in brattee chiare. - Il genere Corylus è caratterizzato da foglie con lamina espansa oltre 2/3 della lunghezza, nervatura penninervia molto ramificata. Gli amenti maschili sono lunghi anche 6-10 centimetri, quelli femminili sono più corti e poco numerosi, al contrario dei due generi prima esaminati che ne possiedono in gran quantità. La fioritura avviene prima della fogliazione. Il frutto è una noce di 2-3 cm di diametro, con pericarpo legnoso.


 

FAGACEAE

Comparse sulla Terra nel periodo Cretacico, circa 90 milioni di anni fa, le Fagaceae erano chiamate un tempo Cupuliferae per il fatto che possiedono la cupola, una sorta di involucro di origine bratteale (cioè derivato dalla fusione di brattee) entro cui sono ospitati i fiori femminili, singolarmente o a piccoli gruppi. La cupola può essere chiusa, aprendosi a maturità per liberare i frutti (il riccio del castagno, la faggiola dei faggio), oppure aperta e ricoprente solo in parte il frutto, come nella ghianda. Le Fagaceae comprendono alberi e arbusti decidui e sempreverdi, per un totale di circa 1000 specie ripartite tra 7 generi, il più grosso e diversificato dei quali è Quercus, che conta 600 specie distribuite su tutto l'emisfero settentrionale, di cui 27 solo in Europa. Le foglie sono semplici, disposte in modo alterno o spiralato Le Fagacee sono monoiche con fiori maschili piccoli quasi sempre riuniti in amenti mentre le infiorescenze femminili sono costituite da piccole spighe o amenti. Il frutto è una noce rivestita parzialmente o interamente da brattee trasformate in una tipica cupola a scaglie o spinescente Nelle regioni temperate rappresentano, dopo le conifere, gli alberi più importanti delle formazioni forestali. A questa famiglia appartengono tre importanti generi: Quercus, Fagus, Castanea - Fagus : inf. masch. formata da amenti più o meno ovoidali; frutto dotato di cupola a quattro valve; foglia ellittica a margine intero o crenato - Castanea :inf. masch. costituita da amenti cilindrici e allungati; foglie a margine dentato o seghettato; frutto interamente rivestito da cupola spinosa - Quercus : inf. masch. costituita da amenti allungati;le foglie possono essere caduche, semipersistenti o persistenti; frutto cilindrico-allungato e dotato di cupola


 

JUGLANDACEAE

Circa 50 specie di alberi decidui, in massima parte diffusi nella zona temperata dell'emisfero nord, costituiscono questa piccola famiglia, che si riconosce per la combinazione di alcuni caratteri particolari. Le gemme invernali sono brune e pelose, le foglie alterne (molto raramente opposte), pennate e prive di stipole. Si tratta di alberi tipicamente impollinati dal vento (anemofili) e monoici, recanti cioè su uno stesso individuo fiori unisessuali maschili e femminili. I primi, provvisti o meno di un perigonio a quattro lobi, sono disposti in caratteristici amenti penduli che si originano dai rametti di due anni; possiedono da tre a quaranta stami rossastri e vistosi. I fiori femminili, solitari o a piccoli gruppi o in spighe, compaiono sui rametti dell'annata e consistono di un semplice pistillo strettamente avvolto da un involucro di brattee fuse tra loro. Tale involucro si sviluppa nel frutto diventando ora carnoso (il mallo della noce), ora membranoso e simile a un'ala, come nel frutto dei noce del Caucaso.


 

SALICACEAE
Alberi e arbusti di clima temperato, con pochi rappresentanti nei Tropici, caratterizzati dalla presenza di sostanze particolari, gli eterosidi fenolici, il più importante dei quali è la salicina, principio base dell'aspirina. Presentano caratteristiche gemme invernali lisce, coniche, appuntite e un po' ricurve; le foglie decidue, alterne, sono intere, spesso dentate o seghettate e provviste di ghiandole marginali. Sono tutte piante dioiche con fiori unisessuali riuniti in spighe (Salix) o in amenti (Populus), privi di perianzio e involucrati ciascuno da una brattea più o meno lobata e ghiandolosa. I fiori maschili portano da 2 a 30 stami, quelli femminili un ovario bicarpellare; l'impollinazione nei Salix è sia entomofila (i fiori sono provvisti di nettàri) che anemofila, in Populus è solo anemofila.
I frutti sono costituiti da capsule con valve che racchiudono piccoli semi dotati di peli che ne favoriscono la disseminazione anemofila.
La famiglia è costituita da due generi :Salix, con caratteri più primitivi, e Populus per un totale di 435 specie distribuite in quasi tutto il mondo.


 

ULMACEAE
Per certi aspetti pnmitivo per altri evoluto, questo gruppo affine alle Moraceae comprende alberi e arbusti dai fiori tipicamente minuti, ridotti, anemofili, di norma riuniti in intiorescenze poco vistose o talvolta solitari, Questi fiori, bisessuali o unisessuali, possiedono solo un piccolo calice (la corolla manca) su cui si inseriscono gli stami dotati di un lungo filamento.L' ovario è unico, sormontato da uno stimma bifido, spesso molto sviluppato e simile a un paio di corna .
Le foglie sono decidue, caratterizzate da una inconfondibile asimmetria alla base che, in relazione alla specie è più o meno marcata(gen. Ulmus), da foglie maggiormente lanceolate e un pò asimmetriche alla base(gen. Celtis), o da foglie lanceolate, simmetriche con margine profondamente dentato(gen. Zelkova).
Alla base del picciolo vi sono delle stipole caduche.
I fiori possono essere ermafroditi e attinomorfi(Ulmus), ermafroditi o unisessuali(Celtis) o unisessuali(Zelkova).
Il frutto, secco e indeiscente o carnoso, è rappresentato da una samara, una drupa o una noce rispettivamente nei generi Ulmus, Celtis, Zelkova.
Come già precisato in precedenza, a questa famiglia appartengono tre generi.
Esaminiamone ora i principali caratteri distintivi.

Il genere Ulmus è tipico delle regioni nordiche e temperate. Si caratterizza:

- per una corteccia che tende a fessurarsi e a diventare molto rugosa ed irregolare;
- foglie ovali e asimmetriche alla base, con 8-18 nervature secondarie ad ogni lato;
- fiori che si sviluppano su rami di due anni e fioriscono prima dell'emissione delle foglie;
- frutti costituiti da un pericarpo coriaceo avvolto da sottilissime espansioni laminari atte al volo (samare).

Il genere Celtis è invece diffuso nelle zone temperate e sub-tropicali. Caratterizzato da corteccia sempre glabra, foglie allungate, un pò asimmetriche alla base, con una o più nervature principali e una fitta rete di nervature secondarie. La fioritura avviene su rametti di un anno unitamente alla fogliazione, il frutto che ne deriva è una piccola drupa.

Il genere ZeIkova è diffuso nei climi temperati. Somigliante al genere Ulmus, si differenzia da quest'ultimo in quanto la corteccia appare liscia ed omogenea; le foglie sono simmetriche, più coriacee, con il margine dentato. La differenziazione però più evidente, causa di controversie per la collocazione del gen. Zelkova in questa famiglia, è costituita dai fiori (riuniti in infiorescenze) che non sono ermafroditi, ma unisessuali e presenti sulla stessa pianta. Il frutto è rappresentato da una noce


 

MORACEAE
I membri di questa famiglia si riconoscono per il caratteristico frutto composto, che deriva da un'infiorescenza unisessuale o bisessuale a seguito dell'acerescimento carnoso dei supporto dei fiori femminili o per l'ingrossamento di un ricettacolo cavo contenente gli stessi (siconio). Un altro carattere condiviso da tutte le Moraceae è la presenza nei tessuti di un latice bianco la cui funzione non è ancora chiara, benché si presume abbia uno scopo antipredatorio. Questa secrezione esiste già nel giovane embrione e perdura per tutta la vita della pianta.
Da un punto di vista riproduttivo la famiglia delle Moracee è rappresentata da piante monoiche e dioiche con fiori unisessuali generalmente attinomorfi.
I fiori sono riuniti in infiorescenze che possono portare sia fiori maschili che femnúnili, oppure essere, esse stesse, unisessuali.
Le piante appartenenti a questa famiglia hanno foglie caduche o persistenti, semplici, lobate o intere.
Si tratta di piante utilizzate per il frutto edule (per es. il Fico comune ed il Gelso) o a scopo ornamentale e paesaggistico, sia come piante da esterno che da interno (gen. Ficus).


 

NYCTAGINACEAE
La famiglia delle Nyctaginaceae appartiene all'ordine Centrospermae; comprende piante erbacee e legnose a portamento arboreo o arbustivo di origine tropicale, con foglie per lo più persistenti, opposte o alterne, generalmente intere.
Sono piante con fiori ermafroditi, attinomorfi con perianzio spesso concresciuto e tuboloso, a volte poco vistoso e sostituito, nella funzione vessillare, da evidenti brattee colorate, di notevole effetto estetico.
Il frutto è generalmente costituito da un achenio.
Di questa famiglia viene riportato il genere Bougainvillea, pianta coltivata a scopo ornamentale in terra, nei paesi mediterranei più caldi, in contenitori nelle regioni più settentrionali con inverni rigidi. E' molto ricercata per il notevole effetto decorativo delle sue brattee e per l'eleganza complessiva della chioma.


 

PHYTOLACCACEAE
La famiglia delle Phytolaccaceae appartenente all'ordine Centrospermae, comprende essenze legnose, semilegnose ed erbacee, con portamento arbustívo o arboreo.
Le foglie hanno inserzione alterna sui rami mediante un picciolo lungo qualche centimetro. Sono persistenti o semipersístentí, caduche solo negli areali più freddi; le foglie inoltre sono di tipo semplice e bifaccialì. Sono piante dioiche sulle quali si sviluppano infiorescenze unisessuali. L'infiorescenza è costituita da fiori riuniti in un grappolo eretto nelle specie arbustive, o pendente in quelle a portamento arboreo.
Hanno il perìanzio che, nella maggior parte delle specie appartenenti a questa famiglia, ha cinque petali.
Il frutto può essere rappresentato da una bacca, da un achenío o da una capsula.
Le piante appartenenti a questa famiglia trovano la maggior diffusione nel continente americano


 

CACTACEAE
La famiglia delle Cactaceae appartiene all'ordine Cegitrospermae; si tratta di una farniglia di piante originarie e presenti soprattutto in America, anche se alcune si sono naturalizzate in Europa, in particolare negli ambienti e nei paesi mediterranei.
Sono piante tipiche di ambienti xerofiti; i loro rappresentanti hanno fusti e rami succulenti, molto ingrossati e di aspetto polimorfico, a seconda dei generi, e sono spesso provvisti di numerosi processi spinosi.
Le loro foglie, precocemente caduche, sono molto ridotte, trasformate in spine o setole, o sono totalmente assenti.
I fiori sono singoli ed ermafroditi, generalmente attinomorfi, e di grandi dimensioni (si formano in genere nel periodo delle piogge o in momenti caratterizzati dalla presenza di acqua); il frutto è rappresentato da una bacca.


 

EUPHORBIACEAE
La famiglia delle Euphorbiacee appartenente all'ordine delle Tricoccae, comprende moltissime essenze di cui gran parte crescono in climi tropicali (piante grasse, liane, ecc.).
Sono quindi incluse piante annuali, biennali e poliannuali, erbacee o legnose con foglie decidue o sempreverdi; nei nostri climi sono rappresentate per lo più specie erbacee spontanee e di natura infestante per le colture agrarie (soprattutto quelle appartenenti al genere Euphorbia).
Nel caso di incisioni sul fusto sono caratterizzate dalla secrezione di un latice biancastro appiccicoso prodotto dal sistema laticifero tipico di questa famiglia a cui appartiene, peraltro, l'Hevea brasiliensis o Albero della gomma, il cui latice viene utilizzato per l'estrazione del caucciù.
Considerando globalmente il numero di Generi appartenenti a questa famiglia, è difficile fare un discorso omogeneo di tipo generale per la tipologia delle foglie e dei fiori.
In ogni caso i fiori sono unisessuali e di piccole dimensioni; i fiori maschili e femminili possono essere presenti sulla stessa pianta (monoica), oppure essere separati su piante diverse (specie dioica). Sono costituiti da un perianzio (sepali e petali separati) molto ridotto.
I fiori maschili generalmente posseggono un solo stame, mentre quelli femminili hanno ovario supero costituito da 3 carpelli che, fecondato, originerà un frutto capsuliforme contenente 3 semi (caratteristiche, queste, dell'ordine a cui appartengono).
I fiori si riuniscono in infiorescenze dette "ciazi" comprendenti entrambi i sessi nel caso delle piante monoiche. Le infiorescenze possono essere ombrelliformi o spiciformi.


 

BUXACEAE
La famiglia delle Buxaceae appartenente all'ordine Tricoccae comprende piante legnose a portamento generalmente arbustivo, presenti un po' in tutto il mondo, anche se tipiche e diffuse negli areali tropicali.
Sono piante a foglie persistenti, coriacee, semplici, inserite sui rametti in modo opposto o più raramente alterno, prive di stipole.
Sono generalmente monoiche, con fiori unisessuali solitamente riuniti in piccole infiorescenze. 1 singoli fiori hanno un perianzio molto ridotto e indistinto, mentre l'ovario è formato generalmente da 3 carpelli fusi insieme.
Il frutto nella maggior parte dei casi è rappresentato da una capsula.


 

HAMAMELIDACEAE

Ancora una volta non mancano abbondanti testimonianze fossili, risalenti ad almeno 60 milioni di anni fa, di questa famiglia chiave dell'evoluzione delle Angiosperme. Infatti oggi si ritiene che le Amamelidaceae siano il passaggio interimedio di un processo che ha portato piante primitive simili alle magnolie, con grandi fiori impollinati da coleotteri, a deviare verso fiori sempre più piccoli, ridotti e numerosi, per dare origine a quel vasto gruppo di cui oggi fanno parte faggi, querce, betulle e simili. La famiglia comprende 23 generi e circa un centinaio di specie distribuite su tutti i continenti, ma assenti in Europa dove la famiglia, a causa dell'orografia, è stata interamente spazzata dalle giaciazioni. Fra le sue specie si contano alberi e arbusti di grande valore ornamentale, dai Liquidambar alle Hamamelis, dalla Parrotia alle Fothergilla.


 

PLATANACEAE
La famiglia delIe Platanaceae appartiene all'ordine Harnamelidales, è rappresentata da un ridotto numero di essenze arboree in grado di raggiungere notevoli dimensioni.Le foglie sono caduche, semplici, bifacciali, con inserzione alterna su rametti molto chiari in cui non sono visibili le gemme laterali perché completamente avvolte dalle stipole del picciolo; solo alla caduta delle foglie si renderanno visibili.
Le dimensioni defle foglie sono spesso variabili; la lamina è palmata a 3 o 5 lobi e anche le incisioni sono caratterizzate da profondità irregolari.
I fiori sono unisessuali e la stessa pianta presenta sia quelli maschili che quelli femminili (monoica), possono essere però anche presenti dei fiori ermafroditi.
I fiori sono raggruppati in infiorescenze formando un capolino di aspetto tondeggiante. L' impollinazione è anemogama.
Il frutto è rappresentato da un'infruttescenza sferica lungamente peduncolata, che si forma dal capolino, del diametro di 4-6 centimetri. L' infruttescenza è rivestita all'esterno da numerosi e sottili aculei; i veri frutti, generalmente liberati dall'infruttescenza a fine inverno, sono rappresentati da acheni piumosi.
Una caratteristica particolare delle essenze di questa famiglia viene fornita dalla corteccia giallo-grigiastra: nel periodo autunno-invernale si sfoglia, originando le tipiche chiazze di colore più o meno intenso che le contraddistinguono.


 

BERBERIDACEAE
La famiglia delle Berberidaceae appartiene all'ordine Polycarpicae; essa comprende piante per lo più legnose e a portamento cespuglioso, più raramente troviamo specie erbacee o arboree.
Le foglie sono caduche o persistenti e, in genere, ad inserimento alterno.I fiori sono ermafrodití e riuniti, solitamente, in infiorescenze. Il frutto è rappresentato da una bacca, più raramente una capsula.Qui è trattato il genere Berberis, che deve il suo nome al modo in cui i popoli arabi chiamano i frutti, e il genere Mahonia; quest'ultimo da molti botanici non viene considerato un genere a parte, ma inglobato nel genere Berberis: questo perché le differenze sono minime, e si rilevano soprattutto a carico delle foglie che sono composte, persistenti, di maggiori dimensioni, di tipo pennato con margini fortemente dentati (mucronati).


 

Calycantaceae
La famiglia delle Calycantaceae appartiene all'ordine Polycarpicae; comprende pochissime specie, quasi tutte d'origine americana o orientale (Cina e Giappone).
Sono piante legnose di tipo arbustivo e cespuglioso con foglie semplici, intere, posizionate in modo opposto sui rami. Le piante presentano i fiori ermafroditi e perianzio indistinto formato solo da tepalì (perigonio), il cui numero è molto vario. In genere i fiori sono solitari e non riuniti in infiorescenze.
Il frutto è generalmente rappresentato da un achenio.
I due generi più rappresentativi della famiglia sono: il genere Chimonanthus e il genere Calycanthus, cespugli utilizzati in Italia a scopo decorativo ed ornamentale


Lauraceae
Circa 32 generi per un totale di 2500 specie formano questa famiglia in prevalenza tropicale, dai tratti complessivamente primitivi, che ricorda per certi versi le Magnoliaceae.
Si tratta in massima parte di sempreverdi a foglia semplice, aromatici, coriacea. I fiori sono unisessuali generalmente separati in esemplari diversi(pianta dioica). I frutti sono drupe o bacche contnenti un solo seme.
In Italia è diffuso l' alloro e il lauro , ma fanno parte della famiglia alberi famosi come la canfora, la cannella e l'avocado.


Magnoliaceae
La famiglia delle Magnoliaceae appartiene all'ordine Polycarpicae; comprende essenze legnose a portamento arboreo o arbustivo, tipiche di climi temperati o caldi, comparse sulla terra già nell' Era secondaria e terziaria.
Le foglie possono essere caduche o persistenti e coriacee, di tipo semplice e bifacciali; hanno il margine intero e disposizione alterna. La nervatura penninervia presenta l'asse centrale molto marcato.
I fiori sono ermafroditi e disposti a spirale sui rami; il calice presenta i sepali separati, così come i petali sono divisi sulla corolla in numero non inferiore a sei.
Gli stami e i carpelli sono presenti in gran numero, contribuiscono alla formazione dell'infruttescenza ovaliforme, riconducibile ad una pigna, di consistenza legnosa o semilegnosa.
Il frutto è generalmente rappresentato da follicoli riuniti in infruttescenze a pigna.
La fioritura avviene durante i mesi primaverili ed estivi ed è molto appariscente per la notevole dimensione dei fiori.
In Italia questa famiglia comprende due generi:
- Genere Magnolia, rappresentato da alberi e arbusti coltivati a scopo ornamentale. Le foglie hanno forma ovale con l'apice più o meno acuto. Sono piante di grande bellezza e rusticità, ma le gelate primaverili tardive possono danneggiare le specie a fioritura precoce.
- Genere Liriodendron che include alberi maestosi che raggiungono notevoli dimensioni, caratterizzati dalla particolarità delle foglie decidue e lobate che si troncano bruscamente nella parte terminale che si allarga tipicamente formando due punte.I fiori, molto appariscenti, ricordano i tulipani.



Ranunculaceae
La famiglia delle Ranunculaceae appartiene all'ordine Polycarpicae; essa comprende sia specie erbacee che legnose, annuali o perenni, diffuse nell'emisfero nord.
Le specie di questa famiglia presentano caratteri molto diversi fra loro; in comune hanno i fiori ermafroditi, solitari o raggruppati in infiorescenze attinomorfe o zigomorfe, con perianzio costituito da 1 o 2 verticilli. Fra le strutture riproduttive gli stami sono disposti in modo tipicamente spiralato: alcuni di essi vengono trasformati in nettari, altri in strutture vessillari (molte Ranunculacee sono senza petali). Le strutture vessillari possono derivare anche da una trasformazìone del calice. In certe specie troviamo un solo verticillo, rappresentato dai tepali. I carpelli possono essere presentì in posizione elevata o bassa, in quest'ultimo caso sono presenti più ovuli. Il frutto è rappresentato da un achenio o un follicolo. Le foglie sono semplici o composte, generalmente di tipo non persistente, anche se esistono specie a foglie sernipersistenti o persistenti.



Cercidiphyllaceae
Si tratta di una famiglia di piante originaria della Cina e del Giappone, appartenente all'ordine Polycarpicae; è rappresentata da alberi a foglie caduche, semplici, alterne o opposte. I rappresentanti di questa famiglia, da un punto di vista riproduttivo, presentano fiori unisessuali separati in piante diverse (piante dioiche).
I frutti sono rappresentati da follicoli.
Alcune specie vengono utilizzate, anche in Italia, a scopo decorativo ed ornamentale.



Tamaricaceae
La famiglia delle Tamaricaceae appartiene all'ordine Parietales; comprende piante legnose o semilegnose, arboree o arbustive, per lo più adattate ai climi aridi e caldi tipici degli areali mediterranei e delle regioni asiatiche centro-occidentali.
Hanno foglie atipiche per le Angiosperme, in genere a forma di squama, embricate o tendenzialmente aghiformi, disposte in modo spiralato-alterno. Queste foglie sono per lo più persistenti o semipersístenti (alcuni generi possono averle decidue), poco evidenti e poco espanse, coriacee e astipolate.
Da un punto di vista riproduttivo si tratta di piante con fiori ermafroditi attinomorfi generalmente raccolti in compatte infiorescenze "a corta spiga" o a racemo, distribuite lungo i rametti (più raramente i fiori sono solitari).
I fiori hanno una parte vessillare abbastanza ridotta e un ovario pluricarpellare con 3-5 carpelli saldati fra loro.
Il frutto è generalmente costituito da una capsula, i semi sono dotati di strutture atte alla disserninazione per mezzo del vento (peli allungati).
Le Tamerici sono piante abbastanza diffuse nell'ambiente mediterraneo soprattutto negli areali marini costieri (per la loro resistenza ai venti salmastri).



Passifloraceae
La famiglia delle Passifloracee appartiene all'ordine Parietales; comprende specie originarie delle regioni tropicali del continente americano (soprattutto sud America). Si tratta di piante generalmente lianose e rampicanti utilizzate, nel nostro paese, a scopo ornamentale o per il frutto edule di alcune specie. Le foglie sono caduche o semipersistenti, semplici o composte, inserite in modo alterno. Dal punto di vista riproduttivo si tratta di piante con fiori ermafroditi di tipo attinomorfo. Il frutto è generalmente costituito da una bacca o da una capsula.



Actinidiaceae
Si tratta di una piccola famiglia ' di piante di origine tropicale appartenente all'ordine Guttiferales, i cui rappresentanti sono costituiti da arbusti con foglie semplici ed alterne, senza stipole e tomentose; i fiori possono essere unisessualí o ermafroditi, di tipo attinomorfo, riuniti in infiorescenze a cime, pannocchie, o grappoli.Il frutto è rappresentato da una bacca o una capsula.



Theaceae
La famiglia delle Theacee appartiene all'ordine Guttiferales. Si tratta di una famiglia di piante legnose e generalmente sempreverdi, originaria delle regioni tropicali, sub-tropicali (soprattutto Asia, Cina, India e Giappone) e medio-temperate; oggi queste piante sono diffuse in molti areali, Europa compresa, dove alcune specie vengono utilizzate soprattutto a scopo ornamentale (la Camelia japonica). Le foglie sono semplici ed alterne; i fiori, isolati o riuniti in infiorescenze a grappolo, sono generalmente ermafroditi, ed in alcune specie particolarmente vistosi ed abbondanti.
Il frutto è generalmente rappresentato da una capsula.



Leguminosae
La famiglia delle Leguminosae appartiene all'ordine Rosales; essa comprende un vastissimo numero di generi e specie. Sono rappresentate essenze erbacee (fra cui sono incluse anche alcune rampicanti che si aggrappano ai supporti per mezzo di viticci fogliari) e legnose. Queste ultime possono avere portamento sia arboreo che arbustivo.
Le essenze arboree ed arbustive possiedono le cararatteristiche seguenti:
- foglie caduche, semplici o più frequentemente composte, con inserzione alterna mediante un picciolo lungo qualche centimetro e fornito di stipole. La loro disposizione è a spirale lungo il rametto, la tipologia fogliare più diffusa è quella della foglia composta imparipennata, ma può anche essere trifogliata, paripennata o semplice. Si possono inoltre osservare delle trasformazioni fogliari quali i cirri, i viticci o le spine (queste ultime, proprie delle stipole). Le stipole raggiungono dimensioni notevoli e possono svolgere la fotosintesi clorofilliana unitamente alla foglia, arrivando a sostituirla in tale funzione quando questa si trasforma in viticcio. I fiori sono ermafroditi. Generalmente si riuniscono in infiorescenze a grappolo, più o meno appiattito, poste in posizione apicale dei rametti o all'ascella delle foglie lungo tutto il rametto. Solitamente la fioritura avviene quando le foglie sono già comparse, ma in alcuni casi la fioritura precede la fogliazione (gen. Cercis). L' impollinazione è generalmente entomofila. Il frutto è rappresentato da un legume.
La famiglia delle Leguminosae viene suddivisa in 3 sottofarniglie:
- Sottofamiglia Faboideae o Papilionoideae
- Sottofamiglia Mimosoideae
- Sottofamiglia CaesaIpinoideae
Una simbiosi molto importante è quella che si crea tra l'apparato radicale generalmente fittonante delle Leguminosae e dei batteri azotofissatori che si trovano nel terreno. Sulle radici si formano dei tubercoli in cui si insediano questi batteri in grado di fissare l'azoto atmosferico e renderlo disponibile alla pianta, che in cambio fornisce il nutrimento necessario alla loro vita.
A questa famiglia appartengono piante molto importanti per l'alimentazione umana ed animale; alcune specie vengono infatti sfruttate ed utilizzate come foraggio per gli animali altre per il seme sia per l'alto contenuto proteico ed energetico che per l'estrazione dell'olio. Alcune Leguminose arboree ed arbustive sono inoltre importanti in quanto piante spontanee in grado di colonizzare ambienti difficili, svolgendo un ruolo positivo sull'assetto dei terreni declivi (Ginestre); infine molte leguminose arboree ed arbustive vengono coltivate e impiegate come essenze ornamentali.



Pittosporaceae
La famiglia delle Pittosporaceae appartiene all'ordine Rosales; essa comprende essenze arbustive o piccoli alberelli con fogliame persistente e molto decorativo.La loro origine generalmente è extraeuropea, per lo più asiatica o australiana, vengono generalmente impiegate per la costituzione di siepi o di cespugli ornamentali. Sono piante abbastanza rustiche, ma temono le gelate prolungate; sono caratterizzate da foglie sempreverdi, coriacee e lucide, disposte a spirale lungo i rametti e in falsi verticilli al loro apice. Il picciolo è sprovvisto di stipole.
I singoli fiori tendono a raggrupparsi per formare infiorescenze lungamente peduncolate e profumate. Sono per lo più tubuliformi o campanuliformi.
In essi sono riuniti sia gli organi sessuali maschili che femminili (ermafroditi); la struttura riproduttiva maschile è costituita da 5 stami, quella femminile da un ovario supero costituito da 2 carpelli.
I frutti sono rappresentati da bacche carnose o capsule.



Rosaceae
La famiglia delle Rosaceae appartiene all'ordine dei Rosales; essa comprende molti generi (circa 150) e numerose specie (oltre 3.000) sparse un po' in tutto il mondo, dall'emisfero boreale a quello australe. La famiglia comprende sia specie erbacee che legnose, a portamento sia arboreo che arbustivo, annuali o perenni. Le foglie sono per lo più spiralate e alterne (difficilmente opposte), semplici o composte, stipolate, caduche o persistenti. Il fiore, impollinato dagli insetti, è bisessuale: presenta calice e corolla regolari. stami numerosi e carpelli ugualmente numerosi, salvo in Prunus che ne possiede uno solo. La famiglia delle Rosaceae viene suddivisa in sei sottofamiglie, di cui quattro abbastanza rappresentate nel nostro paese e delle quali si riportano le principali caratteristiche e le chiavi di identificazione.
- Sottofantiglia Spiraeoideae
- Sottofamiglia Pomoideae (Maloideae)
- Sottofamiglia Rosoideae
- Sottofamiglia Prunoideae



Saxifragaceae
Questa grande famiglia appartiene all'ordine Rosales; essa comprende piante erbacee e legnose a portamento arboreo o arbustivo, diffuse praticamente in tutti i continenti.
Le foglie sono persistenti o caduche, semplici o composte, senza stipole, inserite in modo alterno-spiralato od opposto sui rametti.
Sono piante con fiori generalmerite ermafroditi attinomorfi o zigomorfi, solitari o riuniti in infiorescenze a grappolo o a cima.
Il frutto è generalmente costituito da capsule o follicoli.



Elaegnaceae
Si tratta di im farniglia che comprende poche specie e che fa parte dell'ordine delle Rosales.
Sono generalmente essenze sempreverdi, con portamento arbustivo, proprie dell'entisfero boreale.Unica essenza di origine europea e l'Hippophae rhamnoides che peraltro é caducifoglia.
Sono comprese essenze legnose con fogliame per lo più a inserzione alterna, pubescente e con un picciolo alla cui base si originano delle stipole.
Tutte le parli vegetali sono ricoperte da squame o peli molto fini.
I fiori possono essere ermafroditi o unisessuali; in quest'ultimo caso avremo piante che portano solo fiori maschili o solo fiori feniminili (dioiche).
Il frutto è costituito da una sorta di achenio che si origina per il rigonfianiento della parte tubolare.



Lytraceae
La fiuniglia delle Lytraceae appartiene all'ordine Myrtales, comprende per lo più piante erbacee, ma anche alcune essenze legnose, arboree e arbustive. Le foglie sono semplici, generalmente caduche (nelle legnose), opposte o verticillate. Da un punto di vista riproduttivo sono piante con i fiori ermafroditi per lo più affinoinorfi, generalmente riuniti in infiorescenze terminali a pannocchia.
Il frutto è rappresentato da una capsula. Tra gli arbusti di questa famiglia il genere Lagerstroemia è sicuramente quello più interessante; comprende piante utilizzate a scopo ornamentale e decorativo.



Myrtaceae
La famiglia delle Myrtaceae appartiene all'ordine Myrtales; comprende piante diffuse un po' in tutto il mondo, ma tipiche ed originarie degli areali tropicali, in particolare dell'Australia.
Sono essenze generalmente legnose a portamento arboreo o arbustivo, con foglie semplici, solitamente persistenti, coriacee e opposte, provviste di ghiandole produttrici di oli aroniatici poste nello spessore del mesofillo.
Dal punto di vista riproduttivo sono piante con fiori ermafroditi attinomorfi.
Il frutto è generalmente costituito da una bacca o una capsula (più raramente un achenio).
Di questa famiglia vengono trattate alcune specie spontanee della macchia mediterranea (Mirto) e altre tropicali(eucalipto), ma adattate e quasi naturalizzate nelle nostre zone più temperate.



Punicaceae
La famiglia delle Punicaceae appartiene all' ordine delle Myrtales; comprende praticamente solo il genere Punica originario dell'areale mediterraneo. Sono piante legnose a portarriento arboreo o arbustivo, con foglie semplici, caduche, alterne od opposte.
Dal punto di vista riproduttivo sono piante con fiori ermafroditi, attinomorfi, solitari o riuniti in piccoli gruppi.
Il frutto è costituito da una falsa bacca detta "balaustio", divisa all'interno da strutture membranose in tante logge contenenti i semi.



Malvaceae
La farniglia delle Malvaceae appartiene all'ordine Malvales. Comprende numerose specie erbacee, legnose e semilegnose con portamento arboreo o arbustivo-cespuglioso, diffuse in tutto il mondo, prevalentemente negli areali caldi tropicali o sub-tropicali.
Le foglie sono semplici, persistenti o caduche; presentano le stipole e sono a inserzione alterna. Le Malvacee sono piante con fiori generalmente ermafroditi attinomorfi.
Il frutto è solitamente costituito da una capsula o da una specie di achenio.



Tiliaceae
La famiglia delle Tiliaceae è di limitate dimensioni; appartiene all'ordine delle Columniferae che racchiude piante caratterizzate da fiori ermafroditi in cui l'unione degli stami forma una colonna che avvolge lo stilo del pistillo. Nelle Tiliaceae sono incluse essenze legnose sia con portamento arbustivo che arboreo, diffuse per lo più nei paesi tropicali, di cui solo poche specie sono presenti in Europa.
Le foglie sono caduche, semplici con inserzione alterna e disposizione spiralata lungo il rametto. La lamina fogliare generalmente è intera con il margine seghettato. Le foglie possiedono un lungo picciolo alla cui base vi sono le stipole e alla cui ascella si origina una gemma.
I fiori sono ermafroditi e attinomorfi. Sono di piccole dimensioni, ma gradevolmente profumati, e riuniti in caratteristiche inflorescenze a corimbo pendenti o erette. La particolarità è fornita dalla presenza di una brattea membranosa giallo-verdastra dal cui centro si origina il peduncolo dell'infiorescenza che si ramifica ed è formata, solitamente, da oltre una decina di fiori.
Il perianzio è ben delineato e la corolla presenta 4-5 petali; il numero degli stami è elevato.
Limpollinazione per lo più è entomofila.
Il frutto è costituito da una nucula o da una capsula contenenti un solo seme; alla maturazione si stacca dal ramo l'intera infruttescenza che, sfruttando la brattea alata di cui è fornita, viene portata lontana dal vento, aumentando in tal modo il raggio di disseminazione.Nelle Tiliaceae è frequente l'ibridazione, per cui è facile osservare esemplari con caratteristiche tipiche di due diverse specie. Questa caratteristica è ampiamente sfruttata a scopo ornamentale.



Aceraceae
Questa famiglia appartiene all'ordine delle Terebinthales a cui appartengono piante tipiche delle zone temperate dell'emisfero nord (boreale). Comprende oltre un centinaio di specie, alcune defle quali spontanee e autoctone in Italia.
Sono per lo più piante legnose a portamento arboreo o arbustivo, con foglie opposte senza stipole, semplici o composte. Le piante appartenenti alla famiglia delle Aceraceae possono avere fiori unisessuali o ermafroditi, attinornorfi, riuniti generalmente in infiorescenze a grappolo, a pannocctùa o a corimbo. Nel caso di piante con fiori unisessuali possiamo avere specie monoiche e specie dioiche. I fiori hanno generalmente 5 sepaà e 5 petali.
Il frutto è generalmente rappresentato da una samara alata tipica per ogni specie.A questa famiglia appartiene il genere Acer che comprende molte piante spontanee negli areali italiani e altre specie non propriamente autoctone, ma utilizzate a scopo paesaggistico od ornamentale.



Anacardiaceae
La famiglia delle Anacardiaceae appartiene all'ordine Terebinthales; essa comprende sia essenze a foglia semplice, sia a foglia composta ; le piante possono essere caducifoglie o sempreverdi, ed il portamento arbustivo o di piccolo alberello. Sono per lo più piante di origine tropicale o subtropicale con fusti resinosi o contenenti un lattice biancastro. Le foglie, sui rametti, hanno disposizione opposta e spiralata e si inseriscono mediante piccioli, più o meno lunghi, con stipole caduche anticipatamente o assenti. I fiori attinomorfi possono essere sia ermafroditi che unisessuali, in quest'ultimo caso avremo, secondo il genere, piante monoiche o dioiche. Le infiorescenze che si formano in molti rappresentanti della famiglia sono costituite da parmocchie. Il frutto e rappresentato da una drupa.



Hippocastanaceae
La famiglia delle Hippocastanacee appartiene all'ordine Terebinthales; comprende essenze legnose con portamento arboreo in grado di raggiungere notevoli dimensioni, tipiche degli areali temperati e/o tropicali e subtropicali.
Il fogliame è composto, deciduo, con inserzione opposta.
Il picciolo è sprovvisto di stipole.
Fiori ermafroditi riuniti in infiorescenze racemose o a pannocchia.
Hanno il perianzio costituito da un calice con 5 sepali ed una corolla a 5 petali (meno frequentemente 4). Il numero degli stami per fiore è variabile da 5 ad 8. Uovario supero è formato da 3 carpelli.
Il frutto è costituito da una capsula verdastra tonda od ovale, con spine tozze, contenente uno o più semi (castagne).



Meliaceae
E una famiglia appartenente all'ordine Terebinthales, che comprende piante legnose, a portamento per lo più arboreo, tipiche degli areali tropicali e subtropicali. Le Meliaceae hanno foglie generalmente caduche, composte (pennate), alterne o sparse; sono piante con piccoli fiori ermafroditi (più raramente unisessuali) riuniti in infiorescenze a pannocchia. I fiori sono simili a quelli delle Rutaceae e delle Simarubaceae; una differenza sostanziale è determinata dagli stami, che nelle Meliacee sono saldati lungo i filamenti sostenenti l'antera a formare una specie di tubo. Il frutto può essere rappresentato da una capsula, da una drupa o da una bacca. Appartengono a questa farniglia alcune piante utilizzate a scopo ornamentale (Melia azedarach) e piante con legno molto pregiato e ricercato quali il vero Mogano delle Indie (Swietenia mahagoni) ed il Mogano africano (Khaja senegalensis).



Rutaceae
La famiglia delle Rutaceae appartiene all'ordine Terebinthates; comprende numerose specie (oltre 1400), soprattutto legnose e semilegnose, a portamento arboreo o arbustivo. Sono per lo più specie originarie e tipiche degli areali caldi e temperati, tropicali o sub-tropicali. In Europa sono state introdotte nei secoli scorsi e alcune di esse si sono naturalizzate; in Italia sono spontanee e coltivate soprattutto nelle regioni meridionali. Sono piante a foglia caduca o persistente, di tipo semplice o composto, prive di stipole. Le foglie, così come altri organi, soprattutto legnosi, sono caratterizzate dalla presenza di formazioni glandolari sparse sulla lamina che producono tipiche essenze aromatiche. La loro disposizione sui rami può essere di tipo spiralato, alterno od opposto. Da un punto di vista riproduttivo sono piante, con fiori generalmente ermafroditi di tipo attinomorfo, solitari o raggruppati in infiorescenze. Una eccezione alle caratteristiche del fiore è dato dal genere Citrus, nel quale il numero degli stami aumenta da 25 a 40 (fino a 60). Il frutto delle Rutacee può essere rappresentato da un esperidio (genere Citrus), da una capsula (genere Ruta), oppure da una samara (genere Ptelea). Questa famiglia è importante anche perché comprende il grande gruppo degli agrumi (genere Citrus) coltivati soprattutto per il frutto, ma anche a scopo ornamentale e paesaggistico.



Simarubaceae
Questa famiglia appartenente all'ordine Terebinthates, che comprende piante legnose, a portamento arboreo o arbustivo, originarie degli areali tropicali o sub-tropicali. Sono piante generalmente a foglia caduca, semplice o composta; le foglie sono inserite sui rami in modo spiralato o alterno (raramente opposto) e prive di stipole. Sono piante, i cui fiorì possono essere unisessuali o ermafroditi riuniti in vistose inflorescenze a spiga o pannocchia. Nel caso di fiori unisessuali questa famiglia comprende sia specie monoiche che dioiche. Il frutto è rappresentato da una noce o da una samara. Appartengono a questa famiglia il genere Ailanthus (naturalizzato in Europa dove è spesso infestante) e il genere Quassia da cui si estrae un principio attivo insetticida.



Sapindaceae
La famiglia delle Sapindaceae appartiene all'ordine Terebinthales che comprende piante di origine prevalentemente tropicale, legnose, a portamento arboreo o arbustivo. Le foglie sono generalmente caduche, composte, a inserzione alterna. Sono piante con fiori unisessuali (piante monoiche) o ermafroditi, riuniti generalmente in diversi tipi d infiorescenze. Il frutto è generalmente costituito da capsule, bacche o drupe. Di questa famiglia, in Italia, è diffusa e coltivata a scopo ornamentale la Koelreuteria paniculata.



Aquifoliaceae
Questa piccola famiglia appartiene all'ordine delle Celastrales; comprende essenze legnose con portamento arbustivo o arboreo e originarie per lo più della fascia climatica subtropicale e tropicale. La pianta, appartenente a questa famiglia, più diffusa nelle nostre regioni è l'Agrifoglio.Il fogliarne è generalmente sempreverde e di consistenza cuoiosa, con inserzione alterna e spiralata lungo i rametti. I fiori possono essere ermafroditi o unisessuali, si riuniscono formando piccole infiorescenze all'ascella delle foglie. Le loro dimensioni rimangono sempre molto contenute. Il frutto è rappresentato da una piccola drupa.



Celastraceae
La famiglia delle Celastraceae appartiene all'ordine Celastrales; comprende piante legnose a portamento arboreo o arbustivo, diffuse un po' in tutti i continenti, anche se sono più tipiche degli areali tropicali o subtropicali. In Italia l'unico genere spontaneo è il gen. Euonymus. Sono piante a foglia caduca o persistente, nella maggior parte dei casi prive di stipole, a inserzione spiralato-alterna, più raramente opposta. Sono piante con fiori errnafroditi, meno frequentemente unisessuali; solitari o riuniti in piccole infiorescenze. Il frutto è generalmente costituito da una capsula, oppure da una drupa o una bacca.



Vitaceae
La famiglia delle Vitaceae appartiene all'ordine delle Rhamnales; comprende essenze legnose,lianose e rampicanti. Queste piante necessitano generalmente di un tutore o altra essenza arborea, cui si attaccano mediante i viticci, per potersi sviluppare verticalmente, in quanto il fusto troppo sottile non lo permetterebbe. I viticci sono delle modificazioni del fusto opposti alle foglie nella parte inferiore del rametto (tralcio) e alle infiorescenze in quella superiore. Il tralcio è formato da nodi e internodi forniti di midollo. Il nodo funge da deposito di sostanze di riserva in quanto su di esso si sviluppano le gemme e quindi le foglie, le infiorescenze e i nuovi tralci. Le gemme si sviluppano nel corso dell'anno all'ascella delle foglie, sono composte da una gemma principale e da due secondarie poste ai suoi lati. Le foglie sono decidue, semplici o composte, bifacciali; sono inoltre formte di un picciolo più o meno lungo con stipole anticipatamente caduche, e hanno inserzione alterna. La lamina fogliare è generalmente palmata o palmato-lobata, più o meno profondamente incisa. I fiori posseggono più piani di simmetria e possono essere ermafroditi o unisessuali. I fiori, di piccole dimensionì, si riuniscono in infiorescenze a grappolo nella parte terminale dei tralci. L' impollinazione avviene per opera di insetti o del vento. Il frutto è rappresentato da una bacca. In questa famiglia rivestono particolare importanza il genere Vitis, cui appartiene la vite coltivata per la produzione di uva da tavola e da vino; e il genere Parthenocissus diffuso come rampicante ornamentale per la rusticità e la rapidità di sviluppo e per il colore rosso acceso del fogliarne in autunno.



Rhamnaceae
La famiglia delle Rhamnacee appartiene all'ordine Rhamnales; comprende alcune centinaia di specie diffuse in tutto il globo, soprattutto nelle regioni temperate e in quelle tropicali o subtropicali. Sono piante legnose a portamento arboreo o arbustivo (alcune sarmentose e rampicanti), con rami frequentemente dotati di spine; le foglie sono stipolate, persistenti o caduche, semplici, disposte sui rami in modo alterno od opposto. Sono piante a fiori ermafroditi, meno frequenterriente unisessuali (di tipo monoico), attinomorfi, riuniti in infiorescenze ascellari a racemo o corimbo. Il frutto è generalmente costituito da una drupa o da frutti secchi (noci alate).



Cornaceae
Questa famiglia appartenente all'ordine Umbelliflorae rappresentata da pochi generi, di cui uno solo spontaneo in Italia (Cornus), gli altri sono d'origine orientale, prevalentemente delle zone temperate. Sono piante legnose, con portamento arboreo o arbustivo, con foglie semplici, caduche o persistenti, alterne od opposte. Sono in genere piante con fiori ermafroditi (genere Cornus), o con fiori unisessuali di tipo dioico (genere Aucuba); in ogni caso i fiori sono riuniti generalmente in infiorescenze ombrelliformi a pannocchia o corimbo. Il frutto è generalmente rappresentato da una drupa od una bacca.



Davidiaceae
Si tratta di una famiglia di piante originaria della Cina; è rappresentata da alberi presenti oggi anche in Europa dove sono utilizzati soprattutto a scopo ornamentale. Le foglie sono semplici ed alterne; i fiori sono riuniti in infiorescenze a capolino, che sono generalmente protette da due (o più) vistose brattee biancastre; le suddette infiorescenze sono generalmente formate da un fiore ermafrodita circondato da fiori unisessuali maschili. Il frutto è rappresentato da una drupa.



Araliaceae
Si tratta di una famiglia di piante originarie prevalentemente di aree tropicali, sono generalmente legnose (poche hanno consistenza erbacea) e con portamento rampicante o strisciante; molte sono sempreverdi. Le foglie sono alterne, lobate-composte con frequenti fenomeni di eteroffilia (nell' Edera le foglie esposte alla luce sono intere, quelle in ombra sono lobate). I fiori sono generalmente unisessuali (in alcuni casi ermafroditi) e posti in infiorescenze ad ombrella semplice (o a capolino). Il frutto è rappresentato da una bacca o una drupa.



Ericaceae
La famiglia delle Ericaceae appartiene all'ordine Bicornes; comprende piante erbacee e legnose a portamento arboreo, ma più frequentemente arbustivo, diffuse nei due emisferi; molte sono spontanee in Europa. Sono piante con foglie semplici, generalmente persistenti (più raramente spoglianti), a lamina espansa o vagamente aghiforme o squamiforme (Erica, Calluna, ecc.), coriacea. L' inserzione è varia : opposta, spiralata-alterna o a gruppi (verticilli). Sono piante, con fiori ermafroditi attinomorfi (più raramente zigomorfi), solitari o riuniti in compatte infiorescenze a spiga o grappolo. Il frutto è rappresentato da una drupa o una bacca o talvolta da una capsula. Alcune piante di questa famiglia sono spontanee o naturalizzate in Europa (Erica, Mirtillo, Corbezzolo, Rododendro), altre sono coltivate e diffuse a scopo ornamentale-decorativo (Azalee e Rododendri).



Ebenaceae
La famiglia delle Ebenaceae appartiene all'ordine Diospyrales ; comprende piante legnose a portamento soprattutto arboreo, originarie degli areali tropicali o sub-tropicali. Si è diffusa in Europa, dove alcune specie sono coltivate per il frutto. Sono piante cori foglie generalmente caduche a lamina coriacea, l' inserzione è alterna-spiralata. Sono piante, con fiori ermafroditi o unisessuali (di tipo monoico o dioico), attinornorfi, solitari o riuniti in infiorescenze a racemo. Il frutto è rappresentato da una bacca. La famiglia delle Ebenaceae comprende piante diffuse in Italia per il frutto (Diospyros kaki) o a scopo ornamentale (Diospyros lotus) e altre specie, tipiche degli areali tropicali od orientali come Cina, Ceylon, India, utilizzate per il legno quali Diospyros ebenum (ebano) e Diospyros ebenaster.



Bignoniaceae
La famiglia delle Bignoniaceae appartiene all'ordine delleTubiflorae; comprende per lo più piante legnose o semilegnose, con portamento arboreo, arbustivo o rampicante; le Bignoniaceae sono di origine soprattutto tropicale o sub-tropicale. Le foglie sono caduche o persistenti, semplici o composte, a inserzione opposta. Sono piante con fiori ermafroditi zigomorfi, solitari o riuniti in infiorescenze a pannocchia o a racemo. Il frutto è rappresentato generalmente da una capsula allungata, deiscente a maturità, con semi alati.



Scrophulariaceae
Grande famiglia appartenente all'ordine Tubiflorae; comprende piante erbacee annuali o perenni e piante legnose, con portamento arboreo o arbustivo, diffuse un po' in tutto il mondo. Le foglie sono caduche o persistenti, semplici o composte, con inserzioni varie e senza stipole. Sono piante con fiori ermafroditi zigomorfi, solitari o riuniti in infiorescenze di vario tipo (racemo o pannocchia). Il frutto è generalmente rappresentato da una capsula.



Verbenaceae
La famiglia delle Verbenaceae appartiene all'ordine Tubiflorae; comprende piante erbacee e legnose a portamento arboreo o arbustivo; alcune hanno fusti sarmentosi o striscianti. Sono essenze originarie soprattutto degli areali tropicali o subtropicali, alcune delle quali sono diffuse in Italia a scopo ornamentale. Le foglie sono persistenti o caduche, semplici o composte, con inserzione, opposta o verticillate. Sono essenze, con fiori ermafroditi, attinomorfi o zigomorfi, generalmente riuniti in infiorescenze a racemo, corimbo o a cima. Il frutto è costituito da bacche, piccole drupe o capsule.



Apocynaceae
Famiglia appartenente all'ordine Contortae, comprende piante erbacee e legnose con portamento arboreo od arbustivo, alcune sarmentose o rampicanti, tipiche delle zone temperate, tropicali e sub-tropicali. Sono piante a foglia caduca o persistente, semplice, con inserzione opposta. Sono piante con fiori generalmente ermafroditi, attinomorfi, solitari o riuniti in infiorescenze a racemo. Il frutto è generalmente costituito da follicoli o frutti secchi, con semi solitamente dotati di strutture piumose per la disseminazione. A questa famiglia appartiene anche il genere Rhyncospermum la cui specie Jasminoides verrà trattata nella scheda del Gelsomino bianco.



Buddlejaceae
La famiglia delle Buddlejaceae appartiene all'ordine Contortae ; comprende per lo più piante legnose a portamento arboreo o arbustivo originarie delle zone tropicali asiatiche e dell'Africa meridionale. Sono piante a foglie generalmente caduche, semplici, opposte o a verticilli. Sono caratterizzate dall'avere fiori ermafroditi in gran parte attinomorfi, con calice e corolla generalmente uniti; i fiori sono riuniti in infioràcenze a pannocchia od a spighe terminali. Il frutto è generalmente rappresentato da una capsula.



Oleaceae
Quella delle Oleaceae è l'unica famiglia appartenente all'ordine delle Ligustrates. Le piante che vi fanno parte sono per lo più spontanee delle regioni sub-tropicali e temperate; solo poco più di dieci specie sono originarie dell'Europa, esse appartengono a generi diversi e sono di grande importanza, soprattutto dal punto di vista ecologico e paesaggistico. Alle Oleacee appartengono essenzialmente piante con portamento arboreo o arbustivo, di consistenza legnosa. La presenza di generi con caratteristiche botaniche fra loro molto diverse rende difficile l' identificazione di parametri standard della famiglia. Le foglie comunque, pur nella diversità dei caratteri botanici, generalmente sono opposte e senza stipole; nella famiglia sono inoltre presenti sia foglie caduche che sempreverdi con la lamina sia semplice che composta. I fiori presentano diversi piani di simmetria (attinomorli); solo in rare occasioni sono unisessuali. Si possono trovare all'apice o lungo tutto il rarnetto all'ascella delle foglie dove, riunendosi, danno luogo ad infiorescenze racemose o a pannocchia.
L' impollinazione è anemofila od entomofila. I frutti, in relazione ai diversi generi, sono rappresentati da : drupe, samare, bacche e capsule.
Caratteristiche essenziali dei principali generi:

- Gen. Olea: piante a portamento generalmente arboreo; le foglie sono sempreverdi, semplici, bifacciali e coriacee, con la pagina inferiore grigio-argentata, squamata e ruvida. Il frutto è rappresentato da una drupa con il mesocarpo ricco di olio ed un unico seme legnoso.
- Gen. Fraxinus: piante a portamento esclusivamente arboreo; le foglie sono caduche, imparipennate, composto da 3 a 15 foglioline opposte. Il fiore può mancare della corolla e nel caso essa sia presente, questa è dialipetala con i petali uniti solo nella parte basale. Il frutto è costituito da una samara.
- Gen. Jasminum: piante a portamento esclusivamente arbustivo; in alcune specie le foglie sono caduche ed in altre sempreverdi, ma sempre imparipennate e composte da 3 a 15 foglioline.



Caprifoliaceae
La famiglia delle Caprifoliaceae appartiene all'ordine Rubiales e comprende un numero abbastanza ridotto di specie. Le piante appartenenti a questa farniglia hanno portamento per lo più arbustivo e consistenza legnosa; tra le Caprifoliaceae possiamo comunque trovare anche dei suffrutici e delle piante rampicanti. Le specie di origine europea sono generalmente rappresentate da arbusti di piccole dimensioni. In relazione ai principali generi le foglie sono semplici o composte, con inserzione opposta e picciolo privo di stipole. I fiori ermafroditi sono caratterizzati da un unico piano di simmetria, per questo sono definiti zigomorfi, o da più piani di simmetria e per questo sono definiti attinomorfi. Nel primo caso formano infiorescenze molto colorate, nel secondo si trovano isolati o in piccole infiorescenze ombrelliformi. L' impollinazione avviene ad opera di insetti più o meno specifici secondo il genere considerato. Il frutto è spesso costituito da una bacca, ma può essere rappresentato anche da una drupa o da una capsula. A questa famiglia appartengono diversi generi, i più diffusi presentano le seguenti caratteristiche:
- Sambucus: arbusti erbacei o legnosi, le foglie sono composte e formate da un numero dispari di foglioline; le infiorescenze sono ombrelliformi od a pannocchia, e originano infruttescenze formate da drupe.
- Viburnum: arbusti con foglie semplici sempreverdi o caduche; fiori attinomorfí ed infruttescenze ombrelliformi; frutti rappresentati da bacche.
- Lonicera: essenze arbustive o rampicanti dotate di foglie semplici e caduche o sernipersisteiiti. Fiori zigomorfi riuniti in piccole infiorescenze che origineranno delle bacche.
- Weigelia: arbusti con foglie semplici, hanno il fiore zigomorfo ed una capsula come frutto.